Lo scorso 18 luglio abbiamo salutato il nostro amico Rolando per l’ultima volta.
E’ stato un saluto doloroso perché ci mancherà la sua schiettezza. In poco tempo è diventato un riferimento per molti di noi e per i nostri ragazzi. Da quando è entrato nella nostra piccola comunità la nostra crescita ha avuto un’accelerata importante e la sua visione di azienda agricola stava indirizzando le nostre scelte. Ci ha lasciati troppo presto, ma noi cercheremo di fare tesoro dei suoi insegnamenti.
Nel ricordarlo, oggi la figlia ci ha detto che a casa lo chiamavano Archimede e mi ha fatto tornare in mente un episodio di qualche mese fa: il cambio della motozappa era diventato troppo duro da gestire e lui una mattina ha preso alcuni attrezzi e lo ha smontato tutto. Dopo aver ripulito e ingrassato ogni rondella e guarnizione ha rimontato tutto. Quando sono tornato dall’orto ho notato che stava muto davanti alla motozappa intento a guardare un po’ di viti e rondelle a terra, mi sono avvicinato e gli ho chiesto cosa stava facendo e lui mi ha risposto con quello sguardo furbetto che spesso aveva “non capisco perché sono avanzate tutte queste rondelle, comunque ora la proviamo e se funziona vuol dire che non servivano. Eppoi, casomai, la prossima volta che smonto il cambio ce le rimetto”. Naturalmente la motozappa funziona ancora oggi e il cambio va una bomba.
Rolando è stato anche una guida per noi ortolani che abbiamo usato la sua esperienza come un manuale per limitare gli errori nelle coltivazioni dei nostri orti. Ci mancherà la sua presenza attiva e fruttuosa e ci mancherà quel suo sguardo vivace.
Noi lo ricorderemo con affetto e gli saremo sempre grati per averci concesso il privilegio di essere suoi amici.