Un percorso di inclusione sociale e lavorativa

 

La storia della Cooperativa sociale integrata agricola “Giuseppe Garibaldi” è parte ormai della centenaria storia dell’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Garibaldi” ed in particolare è storia contemporanea dell’inclusione di con Autismo e disabilità intellettiva in ambito scolastico e lavorativo.
La Cooperativa “G. Garibaldi” è stata pensata, voluta ed organizzata nell’ambito della nostra istituzione scolastica. E’ nata come laboratorio della
scuola per rispondere alle esigenze degli allievi con disabilità e delle loro famiglie, ma anche per offrire a tutti gli studenti (coinvolti nei percorsi di inclusione in qualità di pari) nuove opportunità formative. E’ nata con il sostegno dell’associazionismo cittadino e nazionale e con l’incoraggiamento degli enti locali, Municipi e Asl, firmatari di un protocollo di Intesa interistituzionale per la realizzazione di un progetto di inclusione scolastica degli allievi con Autismo iscritti all’Istituto “Garibaldi”.

La Cooperativa dal 2010 a oggi è divenuta la sede sperimentale di nuovi percorsi di abilitazione, mentoring e avviamento al lavoro; il luogo in cui per la prima volta anche giovani adulti con Autismo con bisogno di supporto intensivo si affacciano al mondo del lavoro, e lo fanno con un successo inaspettato; l’epicentro di un movimento di associazioni, famiglie e professionisti che chiedono maggiore rispetto delle leggi e, in particolare, l’attivazione dell’articolo 14 della Legge 328 del 2000, che sancisce che ognuno ha diritto a un proprio “Progetto Individuale”.

Il Progetto Individuale, di cui la famiglia può chiedere la predisposizione al Comune, analizza, organizza e ottimizza tutte le risorse (economiche e umane) che ruotano intorno alla vita di una persona con Autismo: i servizi sociali, scolastici, sanitari e del privato sociale vengono messi in un unico piano di cura, condiviso da tutti e coordinato da un case manager.

 

In questi anni la Cooperativa ha promosso una serie di iniziative pubbliche e di rilevanza scientifica per la comunità. Il mondo tutto della politica, degli addetti ai lavori, persino della cultura e dell’arte, si è lasciato suggestionare da questa nuova prospettiva sociale, che supera i modelli di inclusione lavorativa di carattere occupazionale e sostituisce al welfare dell’assistenza quello della cura partecipata.
Tutta la legislazione contenuta nella legge 68/99 rimanda ad un «bilancio delle competenze» che per molti studenti con Autismo sarebbe inaccessibile e che oggi rappresenta l’unico strumento regolatore per l’accesso al lavoro.

L’innovazione culturale, scientifica, socio-economica dell’esperienza della cooperativa “Garibaldi” rimanda invece direttamente ai contenuti formali della nostra Costituzione (art.3) e al già citato art.14 della Legge 328/200. La cooperativa “Garibaldi” promuove un piano abilitativo individualizzato basato sull’utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali e direttamente inscritto in percorsi che è dignitoso definire “professionalizzanti”.

I set abilitativi (che nascono dalle necessità e competenze delle persone con Autismo coinvolte in questa esperienza) tendono a coincidere con quelli
lavorativi e dettano in maniera imprescindibile la direzione che questa azienda, in termini culturali e produttivi, può permettersi di assumere.
La cooperativa “Garibaldi” è un’azienda agricola e non è un centro teraputico. E’ un’azienda abilitativa.